Guerra civile di Pahang

Guerra civile di Pahang
Il sultano Ahmad al-Muadzam Shah ed i suoi attendenti militari personali. 1897 circa.
Data1857 - 1863
LuogoRegno di Pahang, India
EsitoVittoria di Wan Ahmad e formazione del moderno sultanato di Pahang
Modifiche territorialiPahang perde il bacino a sud del fiume Endau e le isole a sud incluse Aur, Tinggi ed altre a favore di Joho
Schieramenti
Comandanti
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La guerra civile di Pahang (Perang Saudara Pahang o ڤرڠ ساودارا ڤهڠ), nota anche come guerra dei fratelli o guerra dei Bendahara fu una guerra civile ed una guerra di successione combattuta dal 1857 al 1863 tra le forze leali al regnante Raja Bendahara Tun Mutahir, e quelle leali a suo fratello Wan Ahmad, per la successione al trono di Pahang, nell'odierna Malesia.[1][2]

Quando l'Impero johor capitolò alla fine del XIX secolo, il 22° Bendahara dell'impero, Tun Ali dichiarò la sua indipendenza e prese il controllo di Pahang, come Temenggung aveva fatto poco prima a Johor.[1] La pace e la prosperità regnarono a Pahang sotto il suo governo che perdurò sino al 1857. Dopo la sua morte, suo figlio primogenito Tun Mutahir gli succedette alla corona ma non seguì la volontà di suo padre nel garantire le rendite di Kuantan ed Endau a suo fratello minore Wan Ahmad. Wan Ahmad si risentì e, assieme ai suoi soldati, si mosse sull'isola di Tekong, pianificando un attacco.[1][2][3]

Tun Mutahir ricevette il Temenggung Tun Daeng Ibrahim e suo figlio Abu Bakar di Johor, i quali, per gli stretti legami con la comunità di Singapore, spinsero anche gli interessi commerciali inglesi verso Mutahir. Wan Ahmad ottenne invece il supporto del sultano Ali di Muar, il quale intravide così l'opportunità di vendigarsi di Johor Temenggung. Il Regno di Rattanakosin si schierò anch'esso con Wan Ahmad, cogliendo in questo disordine l'opportunità di estendere il proprio controllo sulle coste degli stati tributari locali ed estendere la propria influenza a sud di Pahang. Il sultano Baginda Omar di Terengganu supportò anch'egli Wan Ahmad, vedendolo come un controllo naturale all'insurrezione di Temenggong.[4][5] Il distretto di Kemaman nel Terengganu fu la prima base di gran parte delle campagne militari condotte nel corso di questa guerra da Wan Ahmad.[6]

Le ostilità ebbero inizio nel novembre del 1857 quando le forze di Wan Ahmad invasero i distretti di Pekan e Ganchong, ma non riuscirono a conseguire successi permanenti.[7] Nella seconda campagna militare, che venne portata avanti dal marzo del 1861, le forze d'invasione cercarono di fortificare le loro posizioni a Endau dopo aver travolto Kuala Pahang e Kuantan. Con le loro incursioni nell'entroterra occuparono i distretti dell'alta valle del fiume Pahang. Ad ogni modo, a novembre, la loro avanzata venne nuovamente fermata dalle forze di Bendahara. Wan Ahmad ed i suoi uomini si portarono a Terengganu, preparando le forze per un'ulteriore invasione.[8]

Nelle prime fasi della guerra, il maggiore generale William Orfeur Cavenagh, governatore degli Stabilimenti dello Stretto britannici, si offrì di mediare ma la sua presenza venne rigettata da ambo le parti. Wan Ahmad sentiva che Cavenagh sarebbe stato favorevole a suo fratello per l'influenza di Temenggung e dei mercanti di Singapore. Tun Mutahir rigettò invece la mediazione perché stava vincendo ormai la guerra e reputava l'ingerenza dell'Inghilterra come ormai superflua.[5]

Nel 1862, Wan Ahmad lanciò un'invasione su vasta scala da Terengganu quando attraversò il confine da Kemaman ad Ulu Tembeling. Col supporto dei capi Pahang che cambiarono bandiera, egli riuscì a sbaragliare la posizione di Bendahara a Temerloh, Batu Gajah e Chenor. Egli invase quindi la capitale, Pekan, e vinse facilmente. Tun Mutahir si ritirò a Temai e nel maggio del 1863 a Kuala Sedili, dove morì con suo figlio Wan Koris.[9]

Sei anni di guerra civile distrussero gran parte della prosperità che il sultanato di Pahang aveva conosciuto nei giorni del regno di Bendahara Tun Ali. Come notato da Sir Hugh Clifford, prima della guerra, Pahang era più popolata, ma il susseguirsi di battaglie che rovinarono la sua terra spinse molti abitanti ad abbandonare il paese. La valle del fiume Lebir a Kelantan e le parti superiori di molti fiumi presso Perak e Selangor sono ancora oggi abitati da pahang discendenti di questi fuggitivi.[10] La guerra portò anche alla perdita permanente per Pahang dell'area a sud del fiume Endau e delle isole di Aur e Tinggi, che vennero cedute da Tun Mutahir allo stato di Johor in cambio di assistenza militare.[11]

  1. ^ a b c Ahmad Sarji Abdul Hamid, 2011, p.83
  2. ^ a b Linehan, 1973, p.66
  3. ^ Leong, 2012, p.11
  4. ^ Linehan, 1973, pp.66–67
  5. ^ a b Baker, 2010, p.120
  6. ^ Linehan, 1973, pp.67–68
  7. ^ Linehan, 1973, pp.68–71
  8. ^ Linehan, 1973, pp.74–75
  9. ^ Linehan, 1973, pp.83–89
  10. ^ Linehan, 1973, p.89
  11. ^ Linehan, 1973, pp.90–91

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